O cuore e testa, vedete voi, ma è necessario siano connessi e attivi per un incastro proficuo.
Il lockdown del 2020 ha trasformato profondamente il mio modo di lavorare, facendomi comprendere che non si può far evolvere un bambino senza prendere con sé anche il genitore.
La psicomotricità Aucouturier è basata sul gioco spontaneo, una sala con materiale non strutturato che il bambino usa a proprio piacimento, raccontando il suo mondo interiore, liberando le proprie emozioni. In seduta questa spontaneità è sempre più rara, è necessario “mettere immagini” per trasformare l’azione del bimbo.
Perchè?
Perchè il “sentito” del bambino è carico di una mancata “alleanza educativa”.
Questa emergenza sanitaria ha modificato gli spazi delle classi, le relazioni tra pari, le proposte delle educatrici.
E a casa? Sento sempre più genitori in difficoltà nella gestione dei figli, non capendo i loro agiti emotivi, non riuscendo a leggere ciò che il loro corpo comunica.
Ho perciò deciso di cambiare approccio.
Se facciamo tanto per i figli ma pochissimo per noi, stiamo sbagliando perchè un figlio respira principalmente quello che c’è in casa.
Possiamo proporre ai nostri figli i corsi più positivi ed evolutivi, ma loro resteranno radicati a ciò che noi siamo con loro.
Come fare dunque?
Cosa ho fatto io?
Ho cambiato approccio, un approccio mirato al genitore per:
✅Creare consapevolezza
✅Fornire ipotesi che spieghino cosa raccontano i giochi, le azioni e il corpo del bambino.
✅Proporre strumenti e stimoli adeguati per comprendere e sostenere la crescita del bambino nel migliore dei modi.
Qualcuno disse “si educa un popolo se si educano i genitori”, e io credo sia la pura verità.
A piccoli passi per diventare genitori efficaci. Con tutto il cuore, ma con la testa ben collegata.
E tu, cosa ne pensi? Come ti senti?