“Ecco una bellissima rosa per te“
“No grazie”
“Come… no grazie… come puoi rifiutare una rosa?”
“La rifiuto proprio perché ho imparato a dire no. Ho capito che a volte le rose nascondono insidie ben più pericolose delle sue spine.”
Oggi ho imparato a dire no.
Facile pensarlo, non facile dirlo, almeno per me.
Le esperienze della vita ci insegnano, ci formano, ci modificano.
Tutte belle parole che è bene abbiano un fondamento. Reale e concreto.
Perché quando qualcuno si approfitta di noi, lavorativamente parlando o in una situazione condivisa, in qualche modo ci mette alle strette. La sua scelta deve essere da noi compresa, elaborata, condivisa.
E se la nostra reazione è stata spesso quella di accettare, annuire, tacere, l’altro si sente libero di porre le sue condizioni.
La mia cara amica S❤️ dice che l’emergenza Covid ha tirato fuori il peggio di se.
Io invece dico che, come spessissimo accade, sono proprio le situazioni estremamente difficili che ci fanno scoprire risorse che non conoscevamo di avere.
Io non ho più paura.
Non scendo a compromessi per paura.
Non ho più paura di porre le mie condizioni perché so bene di valere.
Non ho più paura di dire no, in maniera “dolcemente diretta”, come dice la mia amica E❤️, ma non ho più paura!
Pertanto…
“… grazie per la rosa ma no, preferisco la zinnia.”