Questo post lo dedico a C., la mamma che un mese fa mi ha contattato per iniziare insieme un percorso di consulenze sulla relazione genitori bambini.
Lei, un mese fa, mi riferiva di sentirsi inadeguata come genitore, non capace di dare la giusta risposta a sua figlia, o di creare il giusto confine che le permettesse di evolvere certi atteggiamenti.
Lei che perdeva la calma con facilità, lei che mi diceva “non potrò mai essere la mamma che mi ero sognata di diventare”.
Respira… e fai un passo indietro.
Nella foto del post si vede la mia ombra, in posa “forzuta”, ma pur sempre un’ombra.
Sì perché quando si è sopraffatti dagli eventi, da situazioni difficili concatenate l’una all’altra, da condizionamenti e abitudini difficili da sradicare, da un senso di inadeguatezza costante, è come se il nostro vero essere, fosse offuscato.
Proprio come se avvolto dall’ombra.
E se nemmeno noi ci possiamo vedere nitidamente, come possiamo far emergere i tesori preziosi che sono le nostre risorse personali?
In questo mese abbiamo liberato emozioni, e uso volutamente il plurale, perché le parole di ogni mamma, fanno crescere anche me. Sono pur sempre mamma imperfetta anch’io.
Abbiamo ragionato su suggerimenti che la teoria propone ma che è bene vengano calati nella dinamica personale di ogni famiglia. Altrimenti tutto rimane troppo teoria e nulla diventa pratica.
Abbiamo capito che un figlio nasce e cresce specchiandosi in noi, ma che l’amore non basta. È necessario rispettarlo, ponendo le nostre regole, ma senza volerlo cambiare per forza come noi vorremmo fosse.
Ti ho ascoltato con cura, stamattina.
Eri sempre C. ma il tono della tua voce era leggero e felice e mi parlavi di strategie vincenti che avevi proposto.
Che TU avevi pensato e proposto, e che erano risultate vincenti.
Tu puoi essere il genitore che sognavi di essere, perché lo stai già diventando, è tutto dentro di te, da sempre.
.E a volte bastano solo un paio di occhi diversi che ti mostrino QUANTO c’è in quell’ombra.
Quella stessa ombra che può venire alla luce.