Non facile pensare di condurre un corso di 3 serate, di parlare di teoria per un’ora e mezza, di sostenere pensieri senza annoiare, anzi stimolare e far produrre un cambiamento.
Un anno fa non ne sarei stata capace.
O meglio, non mi sarei sentita capace, perché indubbiamente la teoria era già dentro di me anche allora.
Mi ci sono voluti una pandemia mondiale, un periodo di depressione e lunghi mesi tenuta per mano dalla Eli del @didut.lab, nel suo percorso di brand identity che fa apparire chi sei, e non perché lo fai.
“In una scala da 1 a 10 quanto pensi di valere?”
Ricordo bene la risposta data.
Dal 6/7.
Ricordo anche le parole di Elisa a quel voto datomi.
“Credi in te e nelle tue capacità”.
Da molto tempo lavoro con i genitori, specialmente con le famiglie di bambini con la sindrome di Down, e di conferme sul mio modo di essere positivo le ho avute già in passato.
Ma restavano in superficie e non me le facevo calare dentro, quasi stonassero con l’immagine che avevo di me.
Oggi so di valere, oggi so qual è il voto che mi merito, e senza sentirmi autocelebrante.
E tu, che voto ti dai?