Mamma, non limitarmi nel mio essere.
Non pensare che io sia “bravo” solo quando ti obbedisco. Non impormi le tue modalità di agire solo perché tu credi di sapere cosa è giusto o sbagliato per me.
Se non esco non è perché sono asociale, ma perché, per indole, preferisco la quiete.
Sono forse sbagliato perché non ho mille amici come te?
Non pensare che io “debba essere” d’aiuto nelle piccole grande cose quotidiane “perché tu alla mia età …” (e ognuno completi con le proprie parole).
Non pretendere che io abbia le vostre stesse passioni, e non limitarmi quando ti mostro che le mie sono tanto distanti dalle tue.
Mamma, guardami, guardami quando sono felicemente trasparente nel mio agire, perché lì puoi avere degli sguardi reali.
Su cosa?
Su una finestra aperta che ti mostra chi potrei essere, da adulto.
Mamma, respira, abbracciami quando te lo chiedo, rispettami quando ti sono distante.
Modula le tue parole e i silenzi.
Il tuo rispettarmi nel mio essere mi da struttura per poter essere.