Quante volte hai vissuto un momento di intensa agitazione psicomotoria o un’esplosione di rabbia incontrollata del tuo bambino? 😢
Questi momenti sono emotivamente molto forti, per entrambe le parti.
Tuo figlio è in preda ad uno tsunami emotivo: urla, piange, si dimena, lancia oggetti e picchia chiunque gli arrivi a tiro.
Tu ti senti disorientata, incapace di comprendere una tale intensità emotiva, impotente nel trovare la giusta strategia perchè la maggior parte delle volte la reazione ti sembra spropositata.
E allora parti con la strategia n.1, la più gettonata, conosciuta e ahimè, plausibile per un genitore che in quel momento vuole essere guida:
LO SPIEGONE.
Perchè diciamocelo, quando noi eravamo bambini, non potevamo esprimere a pieno le nostre emozioni, perchè venivano categorizzate in modo errato, soppresse, non considerate, ridimensionate a parole.
E non parlo solo di emozioni negative!
Quante volte il mio essere entusiasta veniva ridimensionato con un “non fare la stupidina!”
E dunque?
Prima cosa:
NON partire con lo spiegare chi e cosa e come.
NON chiedergli di calmarsi.
NON urlare a tua volta.
In quel momento tuo figlio sta vivendo un’emozione primaria, la rabbia, che è legata alla crescita, all’imparare cosa può o non può fare o volere, all’affermare la sua volontà . E’ bene che la contatti, e la viva.
Cosa puoi fare tu?
Essere il suo contenitore sicuro. Che non lo giudica. Che resta con lui per il tempo necessario affinchè questo tsunami passi, contenendolo senza parlare. Che fa sfogare la sua tensione emotiva in modo costruttuivo.
Esempio:
puoi canalizzare la sua rabbia nel lanciare qualcosa di consono,
puoi prendere le sue urla e metterle in un cuscino per urlare ancora di più.
E tu cosa fai quando tuo figlio esplode in questo modo?