I condizionamenti genitoriali sono i fili invisibili che ci portiamo dentro dall’infanzia.
Partiamo dal presupposto che noi genitori vogliamo il bene del bambino. Innegabile. In qualche modo peró ci rendiamo conto di aver fallito in alcune aeree della vita: da un punto di vista nella relazione affettiva, nell’ambito lavorativo, nell’autorealizzazione. C’è di sicuro qualcosa nel quale ci sentiamo deficitari. Di conseguenza temiamo che il nostro bambino possa compiere gli stessi errori.
Dove non sono stato capace a fare, lì ti do suggerimenti. È quasi un paradosso, non vi pare?
Eppure se un figlio vuole fare di testa sua, uscendo dalle parole di noi genitori, nasce lo scontro, il conflitto, il giudizio.
È una continua autoanalisi.