Ciao a te,
mi chiamo Daniela, anzi Dani, perchè mi piace accorciare le distanze e creare un clima di fiducia reciproca. Amo la musica, e sogno un mondo con una playlist di sottofondo. Avete presente che trasformazioni di umore, se fosse possibile? Adoro abbracciare e ascoltare chi mi regala un pezzettino della sua storia, quell’ascolto vero, senza interruzioni, fatto di reciproche risonanze.
Ogni genitore ha le giuste risposte, a volte serve solo qualcuno che gli faccia presente dove cercarle.
Sono una mamma, proprio come te, una mamma che nel 2010 ha visto infrangere il suo mondo fatto di certezze grazie all’arrivo della mia seconda figlia, Emma, nata con la sindrome di Down.
Quante lacrime! Ma quelle lacrime sono state necessarie per il processo di superamento dallo shock iniziale all’inaspettato. Le trovate raccolte tutte qui, nel mio blog che nutro dal 2012 guardaconilcuore.org.
Come spesso accade per i genitori di bambini con disabilità ho iniziato a studiare per aggiustare Emma.
Volevo riempire ciò che mi pareva fosse vuoto, trasformare ciò che ai miei occhi era imperfetto. Corsi su corsi che proponevano il loro meteodo preciso. Metodi che a me stavano stretti. Poi, un giorno, mi sono trovata nel posto giusto al momento giusto. Quest’amica mi parlava di psicomotricità. Mai sentita prima… era come la ginnastica? No, proprio no.
In quei 3 anni sono passata dall’aggiustare Emma all’aggiustare Daniela.
La questione non è aggiustare qualcuno. E’ sradicare i nostri condizionamenti personali e vedere quale è il bambino reale, togliendo dalla nostra mente l’immagine di bambino ideale.
Emma e quello stupefacente cromosoma in più, gli occhi trasparenti di suo fratello Tommaso che mi mostrava le risorse della sorella e non le sue mancanze, la tanta e tanta formazione personale caratteristica di questo percorso di studi, hanno fatto maturare in me una potente consapevolezza.
Noi genitori possiamo lavorare su noi stessi, e accogliere un differente punto di vista.
Sono diventata psicomotricista in metodologia Aucouturier, quel tipo di professionista che da significato all’agire del bambino, al suo corpo che si muove, carico di storia ed espressione del suo mondo interiore.
Una formazione che prosegue ancora oggi con Corsi formativi di approfondimento, soprattutto legati alle dinamiche di relazione tra genitori e figli.
Nessuno dice che sia semplice.
Ma vi assicuro che è possibile. Piccoli passi concreti ogni giorno, proprio come se fosse un allenamento. Per arrivare a cosa? A vedere il nostro bambino come un piccolo soggetto pensante, unico ed irripetibile. Le cui caratteristiche non vanno modificate perchè ci infastidiscono, ma vanno piuttosto osservate e considerate, perchè lui possa essere realmente se stesso. Non era forse questo di cui avevamo bisogno noi stessi, da piccoli?
Io sono qui, prendiamoci per mano, un bel respiro e partiamo. Insieme.
Se vuoi fare un passo in avanti, devi perdere l’equilibrio per un attimo.
(Massimo Gramellini)